UTENSILI SPECIALI A FISSAGGIO MECCANICO
Foratura di componenti metalliche: una guida alla soluzione dei problemi
Le lavorazioni di foratura dei pezzi metallici possono spesso andare incontro a complicazioni e difficoltà legate all’interazione fra la punta e il componente oggetto della lavorazione stessa. Tali problemi vanno inevitabilmente a compromettere la qualità del pezzo finito, diventando possibile causa di resi, riducendo la produttività, e danneggiando l’immagine e l’affidabilità del produttore. Vediamo quali sono le tipologie più comuni di problemi tipici della foratura, e come affrontarli per risolverli tempestivamente.
Sovradimensionamento dei fori
Il problema dei fori sovradimensionati rappresenta una non conformità grave, perché se eccessivo può compromettere l’intera funzionalità del pezzo finito, arrivando a renderlo inutilizzabile. Qualora si riscontri un errore di eccessiva dimensione dei fori, è necessario operare in maniera diversa in caso si operi con punta rotante o fissa. Nel primo caso bisognerà incrementare il flusso di fluido refrigerante, e nei casi più gravi modificare le geometrie, scegliendone di più tenaci nella zona periferica; nel secondo, prima di implementare le stesse modifiche alle geometrie, si potrà invece provare a controllare l’allineamento della punta, ed eventualmente ruotarla di 180 gradi.
Sottodimensionamento dei fori
Problema speculare rispetto al precedente, quello del sottodimensionamento dei fori porta tuttavia a conseguenze simili: il pezzo non rispetta le tolleranze, può essere rifiutato, e per portarlo alle condizioni richieste si rendono necessarie lavorazioni aggiuntive, con spreco di tempo e costi addizionali. Nel caso si rilevi un sottodimensionamento dei fori le azioni da intraprendere sono ancora una volta diverse nel caso di punte rotanti o fisse: nel primo caso, infatti, anche qui si andrà ad aumentare il flusso di refrigerante, e nel caso di punte non rotanti si dovrà ancora verificare l’allineamento sul tornio, ma per problemi più gravi in questo caso bisognerà considerare (per entrambe le tipologie di punta) un’alterazione della geometria opposta a quella precedente, ossia con una maggiore tenacia centrale e un taglio leggero nell’area periferica.
Presenza di pioli nei fori
Il cosiddetto piolo è un residuo cilindrico di materiale al centro del foro, coassiale alla punta; ovviamente rende il lavoro inaccettabile, e si tratta quindi di un problema che non può essere ignorato. Le soluzioni possibili sono fortunatamente diverse: si potrà provare innanzitutto ad aumentare la quantità di fluido refrigerante, regolare la velocità di avanzamento, e diminuire la sporgenza della punta. Qualora però questi due tentativi non diano i risultati richiesti, sarà necessario provvedere alla sostituzione dell’utensile, scegliendo una punta realizzata su disegno che presenti una geometria diversa nell’area periferica.
Vibrazioni eccessive
La presenza di eccessive vibrazioni della punta va inevitabilmente a compromettere la qualità del foro praticato nel pezzo, perché le oscillazioni portano all’abrasione irregolare delle superfici interne e al mancato rispetto delle tolleranze richieste. Solitamente la causa principale delle vibrazioni nella foratura è da imputare alla scarsa stabilità dell’insieme, e quindi la prima operazione da tentare sarà quella di diminuire la sporgenza della punta e ridurre la velocità di taglio; se però questo non bastasse, occorrerà far realizzare punte diverse, che abbiano una geometria modificata nella zona periferica.
Durata limitata della punta
Fra i possibili problemi riscontrabili durante la foratura c’è la rilevazione di una durata troppo bassa dell’utensile in uso: è facile immaginare quali siano le conseguenze sui costi e sulla produttività di un problema del genere, che costringe a sostituzioni più frequenti, maggiori fermi macchina, e spese superiori. Una prima soluzione da tentare, che può dimostrarsi risolutiva, è verificare che la sede e la vita della punta o dell’inserto siano integre; anche aumentare il flusso di refrigerante può talora eliminare il problema. Nel caso questo non basti, si potrà provare ad incrementare la stabilità dell’insieme, sia lavorando sul portautensile che diminuendo la sporgenza della punta. Se null’altro funzionasse, bisognerà considerare la realizzazione di punte costruite con materiali più resistenti all’usura meccanica e termica.
Intasamento da trucioli
La foratura, fra tutte le lavorazioni meccaniche, è forse quella maggiormente soggetta all’accumulo di trucioli nell’area di lavorazione; questi, quando sono troppo lunghi, vanno ad accumularsi nelle scanalature della punta, intasandola e compromettendo, spesso in maniera grave, la qualità del lavoro finito. Una volta assicuratisi che i parametri di lavoro siano impostati correttamente rispetto alle caratteristiche del materiale in lavorazione, provando a ridurre e aumentare la velocità, sarà consigliabile incrementare la quantità di fluido refrigerante – e verificare che i fori di uscita di quest’ultimo, che contribuisce all’evacuazione dei trucioli, siano ben liberi.
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