Chi è e cosa fa il tecnologo di prodotto

La notevole specializzazione dell’industria ha fatto in modo che sul mercato siano richieste specifiche figure, ritenute indispensabili all’interno delle aziende per ottimizzare il lavoro e per rispettare le normative di legge. Tra queste figure spicca il cosiddetto tecnologo di processo, che rientra nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco ’91:

  • fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura;
  • fabbricazione di macchine utensili, parti ed accessori;
  • fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali.

Trattandosi di una figura sempre più richiesta, vale sicuramente la pena approfondire il discorso sul tecnologo di prodotto, sui suoi compiti e sulle competenze richieste.

Cosa fa il tecnologo di prodotto e quali sono i suoi compiti

Il tecnologo di prodotto deve occuparsi della perfetta realizzazione di un prodotto secondo le specifiche richieste, utilizzando ed ottimizzando le risorse a disposizione dell’azienda senza intaccare minimamente gli standard qualitativi nel rispetto dei termini di consegna e della soddisfazione del cliente.

Andando più nello specifico il suo compito è di descrivere, secondo una sequenza ottimizzata, la fase di lavorazione di monitoraggio di particolari e di componenti delle macchine, compresi gli utensili speciali fondamentali per l’industria meccanica, poiché ottimizzano i cicli produttivi e li rendono più performanti.

Deve poi definire i cicli di lavorazione e adeguare le tecnologie di produzione, sempre nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse aziendali, soprattutto in termini di costi e spese. Tutti i problemi che possono sorgere durante il processo produttivo, o in relazione al corretto funzionamento degli impianti, devono essere risolti dal tecnologo di prodotto. Per prevenire qualsiasi criticità è quindi necessario individuare e definire la tipologia di impianto.

Una volta ricevuta la commessa da parte del cliente, la figura deve monitorare e coordinare l’intero progetto, valutando anche la conformità del prodotto secondo le specifiche richieste. All’occorrenza può anche modificare il progetto se lo ritiene necessario. Spetta a lui anche il compito di coordinare e controllare i sub-fornitori e, nell’ottica del miglioramento della produzione, sviluppare nuove tecniche e tecnologie innovative per conseguire il migliore risultato possibile.

Una volta concluso il progetto, al tecnologo è richiesto il servizio di assistenza al cliente durante la fase di installazione di messa in servizio dell’impianto, per poi effettuare delle verifiche ispettive interne ed esterne per verificare che tutto funzioni correttamente. Il tecnologo deve essere anche un bravo mediatore, poiché deve gestire eventuali conflitti tra progettazione ed esecuzione, produzione e magazzino. Sono richieste ottime capacità di adattamento e “problem solving”, in quanto deve gestire le varianti in corso d’opera. Infine deve individuare la tecnologia più adeguata in base alla tipologia di prodotto da realizzare.

L’importanza del tecnologo di prodotto all’interno dell’azienda

Il tecnologo di prodotto ha una grande importanza a livello comunicativo sia all’interno che all’esterno dell’azienda.

Internamente dialoga con:

  • la direzione per quanto riguarda le strategie di sviluppo del prodotto, la definizione delle priorità d’intervento e le analisi di soluzioni tecniche particolari;
  • con l’ufficio tecnico e la segreteria per il coordinamento del progetto, la documentazione e le informazioni relative alla produzione;
  • con l’ufficio acquisti per quanto riguarda la produzione esterna di parti o pezzi, ricerca e sviluppo e approvvigionamenti;
  • con l’ufficio commerciale per quanto riguarda i contratti di fornitura, i tempi di consegna, le verifiche tecniche ed i controlli di qualità.

Al di fuori dell’azienda invece dialoga con:

  • i fornitori per questioni relative a particolari e sottosistemi o agli acquisti “spot”;
  • i clienti per comprendere esattamente le loro richieste, fornire assistenza tecnica e dare indicazioni sullo sviluppo di nuovi prodotti.

Si tratta quindi di una figura fondamentale all’interno delle aziende che prende in totale autonomia le sue decisioni in merito alle modalità e alle tipologie di costruzione interna ed esterna, lo svolgimento dei contenuti tecnici della commissione e dei cicli di lavorazione e l’acquisto dei materiali o dei pezzi necessari.

Deve invece discutere con altre figure per quanto riguarda lo slittamento dei tempi di consegna, le migliorie necessarie in corso d’opera e le modifiche da apportare al budget.

Competenze e capacità richieste

Trattandosi di un ruolo cruciale, sono richieste specifiche conoscenze e capacità di natura tecnico-professionale che possono essere così riassunte:

  • conoscenza delle tecniche di base in materia di meccanica, elettronica ed informatica;
  • conoscenza generale dell’azienda;
  • conoscenza del ciclo produttivo;
  • conoscenza dei contratti, delle normative ambientali e di sicurezza sul lavoro;
  • conoscenza delle lingue estere, soprattutto l’inglese;
  • capacità di interpretare i disegni tecnici e gli schemi circuitali;
  • capacità di valutare i costi e l’affidabilità dei fornitori;
  • capacità di organizzare il lavoro e coordinare le risorse a disposizione per valorizzare il lavoro di squadra;
  • capacità di collaborare con tutte le figure presenti nel processo di produzione;
  • capacità di aggiornarsi continuamente;
  • capacità di relazionarsi.

Al di là quindi delle capacità e delle conoscenze strettamente tecniche, anche da un punto di vista umano ed in particolare delle “soft skill”, il tecnologo di prodotto deve essere in grado di prendere decisioni autonomamente, adattarsi a diverse situazioni lavorative, gestire le informazioni a disposizione e relazionarsi con gli altri in modo proficuo e costruttivo